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Monte Maniva

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Il passo del Maniva, detto anche Giogo del Maniva, è un valico alpino italiano della Lombardia, in provincia di Brescia, situato ad un’altitudine di 1.664 m s.l.m. nelle Prealpi Bresciane e Gardesane. Rappresenta il naturale confine tra la val Trompia e la valle del Caffaro.

Il percorso di oggi, partendo da Castenedolo, è di 130Km, con la “vera salita” sul monte Maniva di circa 11Km con un dislivello di 800 metri; la pendenza media è del 8% con punte al 12%-14%.
Non è comunque da sottovalutare l’avvicinamento al monte Maniva in quanto la Val Trompia ha comunque pendenze del 2-3% e da Brescia il dislivello complessivo è di poco più di 800 metri.

Percorrendo da Brescia la SS 345 delle “Tre Valli” si percorre tutto il fondovalle della Val Trompia transitando per vari paesi, tra i più noti sicuramente Gardone V.T per le sue “armi” e altri meno noti come Marcheno, Brozzo, Tavernole sul Mella, Lavone sino ad arrivare a Collio una volta nota località turistica e sciistica e ai tempi romani per l’estrazione dei metali.
Lasciato il paese Collio ed entrando nella frazione di San Colombano inizia subito la nostra salita attraverso le pendenze che toccando il 10% nella zone dei tornanti che attraversano la frazione.
La strada si fa man mano più stretta ed oltre alla temperatura più mite iniziano i tipici panorami alpini ed il traffico ormai è molto limitato.
La presenza di numerosi tornanti ci permettere di ammirare l’alta Val Trompia allontanarsi e di riprendere fiato. Le pendenze per tutta la salita sono costanti.

Per chi desidera fermarsi al primo Rifugio il “Maniva” o proseguire verso il Lago d’Idro, è necessario girare a destra, dopo l’ultimo tornante, seguendo le indicazioni per il bar e ristorante, impianti di risalita, parcheggio impianti, ecc ecc qui infatti vi è la strada che porta al Passo Baremone e al Lago d’Idro ed anche un ulteriore e di recente ripristino, strada che conduce a Bagolino.

Noi proseguiamo ancora un paio di chilometri sino ad arrivare al Rifugio Carlo Bonardi dove ci fermeremo.
Una curiosità sul Rifugio, era denominato caserma “Lite” (forse per le antiche scaramucce tra Triumplini e Trentini) fu trasformato da caserma militare in rifugio alpino nel 1927. Il rifugio, passato dall’esercito al CAI di Brescia, venne inaugurato il 7 ottobre 1928 come “Capanna Maniva”. Distrutto da un incendio nel 1992 fu ricostruito ed inaugurato nel 2006 riprendendo il nome del Bonardi.

Dal Rifugio Bonardi la strada si inerpica ancora per qualche chilometro un po’ più ripidamente ma, superato il Pian delle Baste e il Dasdana, la strada si snoda per circa 20 chilometri sulla cresta della catena montuosa che segna il displuvio fra la Val Giudicarie e la Val Camonica proseguendo per il Passo Crocedomini. Attenzione che un notevole tratto di strada non è asfaltato anche se comunque percorribile nonostante i parecchi sassi e roccie.

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1 commento su “Monte Maniva”

  1. Pingback: Maniva dalla Valtrompia con ritorno dalla Valsabbia | Delmenico.it |

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