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51° Pellegrinaggio in Adamello

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Per la prima volta tramite amici mi sono iscritto al Pellegrinaggio in Adamello organizzato dall’Associazione Nazionale Alpini. Il Pellegrinaggio, quest’anno Dedicato alla Memoria di Papa Giovanni Paolo II, consiste in una serie di colonne formate da pellegrini, tipicamente ex-alpini e simpatizzanti di varie Sezioni che partono dai versanti Bresciano (Camuno) e Trentino verso il Passo della Lobbia nel Gruppo dell’Adamello per partecipare alla S.Messa all’altare del Papa dedicata ai Caduti della Grande Guerra.
Sono stato inserito nella COLONNA 2 formata da 92 pellegrini + 2 guide + 4 Soccorso Alpino + 2 capicolonna = 100.
Il programma prevede:

Venerdì 25/07/2014

  • h. 8,00 Ritrovo nel parcheggio a Tione presso scuole e trasferimento a Temù in Loc.Funivia Enel
  • h. 11,00 da Temù Loc.Funivia Enel partenza per Rifugio Garibaldi – Cena , pernottamento, I^ colazione

Sabato 26/07/2014

  • h. 4,00 Partenza dal Rif. Garibaldi per il Rifugio Ai Caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta
  • h. 11,00 S. Messa presso Altare del Papa Lobbia Alta – Rientro a Tione via Mandrone, Val di Genova, Carisolo – Cena e pernottamento

La prima parte di percorso (quella di venerdì), con segnavia Cai bianco e rosso n°11 e 1 parte nella lunga Val d’Avio caratterizzata da cinque laghi alpini, in parte di origine artificiale, appartenenti al sistema idroelettrico dell’Avio. Quattro sono invece i meno conosciuti bellissimi laghetti naturali, nascosti in alta quota e non facilmente raggiungibili.  Il percorso sino al Garibaldi è escursionistico, senza difficoltà, ma di un certo impegno per la lunghezza (11,4Km) e il dislivello di circa 1400 mt. . Il tempo di percorrenza circa 3h/3,30h Il rifugio Garibaldi, ai piedi settentrionali dell’Adamello è un importante tappa dell’Alta Via n° 1 e una preziosa base per la salita alla prestigiosa vetta. Il percorso è quello storico seguito dagli Alpini della Grande Guerra col quale accedevano alla prima linea sui ghiacciai. Il punto di partenza degli itinerari della Val d’Avio è Malga Caldea (1584 m), con parcheggio nei pressi dell’area attrezzata del Parco, raggiungibile in auto con una stretta e sconnessa strada sterrata da Temù, seguendo le indicazioni per Val d’Avio – Rifugio Garibaldi.

Noi siamo partiti molto prima della Malga percorrendo la stessa strada percorribile in auto. Dalla malga, risaliti i faticosi tornanti della strada di servizio alle dighe, ci si porta al Laghetto d’Avio, qui una breve sosta per rifocillarsi e rinfrescarsi alla freschissima fontana vicino alla funivia e alle case dell’Enel.
Da qui il percorso prosegue per un breve tratto su una pianeggiante strada che affianca il grande Lago d’Avio (1900 m) e subito dopo sull’Alta Via dell’Adamello, il Lago Benedetto (1929 m). Al termine di quest’ultimo si affronta, prendendo sulla destra il sentiero, un ripido gradino roccioso accostando l’imponente cascata della Malga Lavedole. Al termine di questa salita si giunge in uno stupendo paesaggio alpestre, un verde pianoro paludoso circondato da rododendri sullo sfondo le cime dell’Adamello e del Corno Bianco.
Attraversato il torrente si entra nella Val Venerocolo; un breve tratto in falso piano e si riparte con il ripido e faticoso “calvario” ( famosa mulattiera militare della Grande Guerra )  arrivando quindi all’omonima diga. Si passa accanto alla chiesetta dedicata ai caduti dell’Adamello e subito dopo il rifugio Garibaldi a 2553 m situato ai piedi della maestosa parete nord dell’Adamello.

Il rifugio è accogliente e le camere di varie dimensioni ospitano gruppi da poche a molte persone (100 posti letto in totale).

Purtroppo le previsioni del tempo per sabato 26 sono pessime; il brefing con le guide alpine effettuato alle 21 di venerdì ci impone comunque la sveglia alle ore 3,00 con colazione e verifica delle condizioni meteorologiche visto che il percorso dal Garibaldi verso la Lobbia Alta è particolarmente impegnativo e prevede il passaggio sul ghiacciaio con attrezzatura da alpinismo (ramponi, picozza e corda da 50mt per legare 5 escursionisti).

Sabato 26/07 ore 4,00 le condizioni meteo peggiorano continuamente con temporali, neve a 3000 mt. e visibilità ridotta dalle nuvole.

NON si parte !! inutile rischiare, si ritorna a letto, la partenza sarà alle 9.00 verso Temù dove ci riaccompagneranno a Tione di Trento in autobus.

Purtroppo è un’estate molto piovosa (la nona perturbazione di luglio ci ha fermati), ritenteremo un’altra volta.  

Dal Garibaldi si passa sulla diga verso la sponda opposta al rifugio per imboccare il sentiero con segnavia “11” – bollini rossi, che risale la conca mantenendo il lago in basso sulla sinistra in direzione del passo Brizio a 3149 m.s.l.m. che nell’ultima parte si impenna, nella prima balza rocciosa vi sono alcune catene a da un paio di scalette mentre il secondo tratto è più detritico. Dal passo un’ultima placca a pochissima distanza dalla Cima Garibaldi a 3237 m.s.l.m (2h/2,30h dal rifugio Garibaldi).
Dal passo Brizio si scende sul versante opposto attrezzato con funi fisse e pioli metallici, si attraversa ora il ghiacciaio sino al lato opposto del bacino per poi volgere a sinistra e, con un lungo diagonale in leggera salita, perveniamo al passo della Lobbia Alta; senza toccare il valico si raggiunge il rifugio AI CADUTI DELL’ADAMELLO o rifugio LOBBIA 3040 m.s.l.m. (2h da Cima Garibaldi). Dal rifugio si può proseguire al passo della Lobbia Alta (mt. 3045) seguendo le tracce di vernice rossa che risalgono la dorsale sino ad arrivare ai 3195 metri della cima della Lobbia Alta (30′ dal rifugio).Il rifugio è accogliente e le camere di varie dimensioni ospitano gruppi da poche a molte persone (100 posti letto in totale).

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Temu - Rifugio Garibaldi
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